La mossa del Pd per evitare una prorogatio del Governo Gentiloni e al contempo mettere nell’angolo l’M5s. Repubblica racconta oggi in un retroscena il provvedimento in rampa di lancio a Montecitorio che “può segnare una svolta, un punto in favore dei renziani: convincere peones e new entry parlamentari a chiudere anzitempo la legislatura con una contropartita niente male. Una “buonuscita” da 50 mila euro cash.

Passa attraverso l’abrogazione di qualsiasi pensione in favore di deputati e senatori a partire dalla diciottesima legislatura, la prossima: i 950 euro netti mensili da incassare a 65 anni dopo una sola legislatura (1.500 a 60 anni dopo due)”.

 

Una opportunità che dovrebbe convincere tutti gli onorevoli a incassare l’assegno e mettere fine a questa legislatura senza la tentazione di dover attendere il 15 settembre per maturare i diritti alla pensione minima.
“I deputati – continua Repubblica – sceglieranno che fare in futuro dei loro contributi e potranno solo nel 2017 ottenerne la restituzione. 50 mila euro: neanche pochi e maledetti, di questi tempi, e da incassare subito

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