Lanzarote viene chiamata l’isola dei vulcani a causa ai numerosi crateri qui presenti. Dal più noto Timanfaya, ad uno dei più antichi, Monte Corona, fino alla Montagna Colorada, “l’ultimo vulcano” (nato dalle eruzioni di metà ‘700), situato all’orizzonte di Masdache, guardando a ovest, in direzione Tinajo. Raggiungibile sia dalla LZ56, a meta strada tra La Geria e Montaña Blanca, che percorrendo la strada da Masdache a La Geria, l’immensa distesa di lava vulcanica, la Caldera, permette di effettuare una camminata lunga e rilassante, addentrandosi in un territorio dalle tonalità rossicce, che attrae e cattura, ricco di anfratti da dove spuntano tabobo (volatili originari delle Canarie), ginestre e una vera e propria distesa senza fine di cespugli. Quasi si stenta a credere che questo suolo sia stato creato dal fuoco.
Una volta giunti in cima alla Caldera (465 mt), potrete ammirare il cratere e godere di un paesaggio selvaggio ed estremamente calmo e mistico, trasformado la fretta in pazienza, l’impetuosità in serenità senza lo stressa della vita quotidiana e del wi-fi.
Testo a cura di Living Lanzarote
