Romania, dopo proteste il governo ritira il decreto salva-corrotti
Il primo ministro: “Abrogheremo il decreto, non voglio dividere la Romania”

Dopo le proteste di piazza degli ultimi giorni, il governo romeno ha deciso di revocare il decreto d’urgenza sulla depenalizzazione dell’abuso di ufficio e di altri reati di corruzione. Lo ha annunciato il premier Sorin Grindeanu in conferenza stampa: “Domenica si terrà una riunione di governo per abrogare questo decreto. Non voglio dividere la Romania. Non può essere divisa in due”.

 

 

 

 

Il premier della Romania, Sorin Grindeanu, ha confermato il ritiro del decreto per depenalizzare alcuni reati di corruzione, contro il quale nei giorni scorsi si sono svolte le proteste più grandi nel Paese dalla caduta del comunismo nel 1989. “Terremo una sessione di governo straordinaria per revocare il decreto”, ha dichiarato Grindeanu ai media.

“I contenuti non sono stati trasmessi in modo corretto, ciò ha creato confusione, quindi il ministero e il ministro della Giustizia si assumono la responsabilità delle conseguenze”, ha aggiunto il premier, affermando che il governo non vuole la società sia divisa e annunciando che negozierà con l’opposizione un nuovo progetto di legge che ottenga il maggior appoggio possibile. Oggi 140mila persone sono nuovamente scese in strada per manifestare, per il quinto giorno consecutivo, davanti alla sede dell’esecutivo. Da martedì, hanno manifestato in media 250mila persone per notte.

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