Oscar Wilde diceva: “Sii te stesso. Tutto il resto è già stato preso”. Wilde lo faceva sembrare semplice, ma vivere con autenticità è una vera sfida.

Per vivere autenticamente, bisogna essere padroni delle proprie azioni e assicurarsi che queste siano in linea con le proprie convinzioni e i propri bisogni. Può risultare difficile quando le forze esterne t’inducono a fare cose che non ti fanno sentire a tuo agio, ad essere chi non sei.

Quasi tutti hanno vissuto la sofferenza che deriva dal non riuscire a comportarsi autenticamente. I ricercatori di Harvard, Columbia e Northwestern hanno unito le forze per valutare questo fenomeno dal punto di vista scientifico. Hanno scoperto che quanto le persone non riescono a comportarsi con autenticità, vivono uno stato di malessere amplificato solitamente associato all’immoralità. Chi non era stato fedele ai propri principi, infatti, era così distrutto da avvertite il forte desiderio di purificarsi fisicamente.

È evidente che il nostro cervello sa quando viviamo nella menzogna. E come tutte le menzogne, non essere autentici fa soltanto male. Ma come iniziare a vivere con genuinità? Può essere difficile, soprattutto se hai recitato una parte per la maggior parte della tua vita adulta.

“Non avevo idea che essere la vera me stessa potesse arricchirmi così. Se lo avessi saputo, lo avrei fatto molto prima” – Oprah Winfrey

Le persone autentiche entrano in armonia profonda con ciò che sono e con quello che vogliono. La capacità di vivere in accordo con il loro vero io deriva da alcune abitudini chiaramente distinguibili, che ognuno di noi può “studiare” e aggiungere al proprio repertorio.

1. Aiutano gli altri a essere se stessi. Le persone autentiche si aspettano che neanche gli altri interpretino un ruolo. Non ti fanno sentire come se dovessi adattarti ad un determinato modello o proiettare una certa immagine per far parte della loro vita. Il loro impegno con l’autenticità dà anche agli altri la libertà di vivere autenticamente.

2. Lasciano andare i soggetti negativi. Le persone autentiche hanno troppo rispetto di sé per tollerare i maltrattamenti e l’ostilità altrui, e hanno troppo rispetto per gli altri per cercare di cambiarli. Quindi, lasciano andare. Non per rabbia, ma per il bisogno di restare fedeli a sé stesse.

3. Esprimono i loro sentimenti e le loro opinioni reali, anche quando impopolari. Le persone autentiche non seguono la linea del “quieto vivere”. Non sono capaci di comportarsi in un modo che vada contro i loro principi, anche quando ci sono delle conseguenze. Preferiscono non mentire agli altri e, soprattutto, non riescono a raccontarsi bugie. Significa che sono disposte a affrontare le ripercussioni derivanti dal rimanere sempre fedeli alla propria natura.

4. Sono sicure di sé. All’origine della nostra ansia sociale c’è la paura di essere “smascherati”. Temiamo che qualcuno possa scoprire che non siamo così intelligenti, così esperti, così ben introdotti come fingiamo d’essere. Le persone autentiche non hanno questo terrore. La loro sicurezza deriva dal fatto che non hanno nulla da nascondere. Il modo in cui appaiono rispecchia il modo in cui sono realmente.

5. Preferiscono le conversazioni profonde al chiacchiericcio insignificante. Eleanor Roosevelt aveva centrato il punto. Una volta disse “Grandi menti parlano di idee, menti mediocri parlano di fatti, menti piccole parlano di persone”. Non troverete mai una persona autentica a spettegolare sugli altri o a dire la sua sull’ultimo scandalo famoso. Sanno già che quella roba non è altro che un orpello culturale e, perciò, scelgono di parlare di argomenti che contano davvero.

6. Non accettano un consiglio senza averlo prima soppesato. Questo non significa che non siano disposte ad ascoltare un consiglio. Lo sono. Ma non traducono quel consiglio in azione solo perché lo hanno fatto gli altri. In primis, lo passano al setaccio da una prospettiva critica per assicurarsi che abbia un senso per loro.

7. Non si lamentano dei problemi. Ricorriamo alla lamentela quando pensiamo che la colpa per la situazione in cui ci troviamo sia di qualcun altro o pensiamo che spetti ad altri correre ai ripari. I soggetti autentici, invece, sono responsabili. Anzi, capiscono che sono gli unici responsabili della loro vita, quindi lamentarsi non serve.

8. Sono intrinsecamente motivati. Le persone autentiche non si siedono alla scrivania pensando “Be’, se il mio capo s’impegnasse a rendere questo lavoro più stimolante, potrei fare meglio”. L’approccio “carota e bastone” non li riguarda. Sono motivati dall’interno.

9. Traggono il meglio da ogni situazione. Le persone autentiche hanno una salda comprensione della realtà. Quando le cose non vanno come vogliono, non si lasciano incastrare dalla negazione e non si mettono a piagnucolare perché le circostanze dovrebbero essere diverse. Prendono atto della situazione e, se non possono fare nulla per cambiarla, trovano un modo per vedere il lato positivo.

10. Non si sentono stressati o turbati quando non piacciono a qualcuno. Non è mai divertente accettare di non piacere a qualcuno, ma spesso questo malessere deriva dal tentativo di capire in cosa abbiamo sbagliato e come riparare. Le persone autentiche non conoscono questo tipo di ansia e non proverebbero mai a cambiare per condizionare l’opinione altrui. Riconoscono che anche gli altri hanno diritto a restare fedeli alle proprie impressioni, anche quando non particolarmente benevole verso di loro.

Per riassumere.

Vivere in modo autentico rappresenta una sfida continua che richiede intelligenza emotiva e promette grandi ricompense. È una strada nobile che non vi pentirete di aver imboccato.

Questo post è stato pubblicato su HuffPost Usa ed è stato tradotto da Milena Sanfilippo.

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